- Duomo di Santa Maria Assunta
- Santa Maria in Tenesi
- SS Trinità
- Santa Lucia Frazione Balbiana
- Santa Caterina Frazione Gardoncino
- San Giorgio Località San Giorgio
- S.Giovanni Battista Decollato Frazione Solarolo P.za Garibaldi
La Chiesa di Santa Maria Assunta, che si trova nella frazione di Solarolo, prese il posto della "Vecchia Pieve"
come nuova sede parrocchiale, quando la precedente parrocchia divenne insufficiente.
La prima pietra venne posta il 20 gennaio 1746 e fu consacrata nel 1781 a Santa Maria Assunta.
Ampio e solenne complesso architettonico, sormontato da una cupola ottagonale, presenta una maestosa facciata barocca che, data la sua
posizione centrale affacciata sulla cima della
collinetta di Solarolo, si vede da lontano.
L'interno in stile neo-classico comprende opere di notevole valore artistico oltre ad un prezioso altare maggiore in marmo policromo e
altri sei altari caratterizzati da stucchi, marmi e capitelli.
Pregevole la pala dell'altare maggiore, attribuito ad Andrea Celesti, che raffigura l'assunzione di Maria Vergine, a cui il tempio è
intitolato.
Grandi dipinti e belle sculture abbelliscono la grande navata interna.
Nella parete in fondo all'abside c'è la nicchia destinata a custodire la preziosa statua lignea della Madonna con bambino, trasferita
dalla Pieve Vecchia e oggetto della secolare devozione dei fedeli della comunità.
Completa l'armonico quadro dell'insieme un grande organo fabbricato nel 1845 da Francesco Marchesini, restaurato dal figlio Gaetano
nel 1890.
Conosciuta come “Pieve Vecchia” ed intitolata a “S. Maria di Tenesi ”è la Chiesa
Madre di tutte le Chiese e Cappelle di tutta la Valtenesi.
La sua prima fondazione con annesso fonte battesimale risale all’epoca paleocristiana.
Già nel medioevo è documentata la piena
funzionalità.
La dedicazione a Santa Maria e la leggenda legata al pievano Ermoaldo, che per dimostrare la sua santità, camminò sulle acque del lago, colloca la sua origine intorno al VII secolo.
La Pieve fu chiesa parrocchiale fino alla metà del Settecento quando rischiò di essere demolita per contribuire con le sue pietre
alla costruzione della nuova parrocchiale di S. Maria Assunta di Solarolo, l'odierna Parrocchia.
A questa nuova chiesa l’Antica Pieve passò la dedicazione alla Madonna, ma anche la preziosa statua lignea della Vergine, risalente al
XV secolo. L’attuale struttura, databile attorno all’ XI-XII secolo è dedicata a S. Rocco e aperta al culto in occasione
della festa di S. Rocco e
durante la stagione estiva per i turisti.
L'edificio ha una struttura a tre navate, divise in archi a tutto sesto, che si chiudono in tre absidi, la centrale più grande è
semicircolare, divisa in cinque spicchi da lesene, ognuno coronato da una coppia di archetti.
La facciata è articolata in un volume principale, corrispondente alla navata centrale e nei corpi delle navate laterali, più basse e
leggermente arretrate.
La chiesa ha subito alcuni interventi di restauro nel Cinquecento ed in quell'occasione venne eretta la torre campanaria staccata
dall'edificio e posta di fronte alla facciata. All'interno si conservano alcuni frammenti di affreschi risalenti al XIV-XV e altari in muratura e legno dedicati a S.
Antonio, al SS.mo Sacramento, a S. Rocco, al Corpus Domini, a S. Stefano e S. Giacomo, molti dei quali offerti dalla comunità o da
famiglie ricche; gli altari più moderni sono del 1700, dedicati alla Pietà e alla Madonna del Rosario.
La Chiesa della SS. Trinità si trova vicino al cimitero di Manerba ed appartiene alla Comunità di Solarolo.
Le prime notizie su questo edificio risalgono alla visita pastorale del vescovo Giberti nel 1530, ma la sua costruzione deve risalire
ad alcuni anni prima, come fa presumere l’iscrizione in un frammento di affresco poco conservato: Manerba 1514.
La facciata romanica è semplice, a capanna con rosone centrale in cotto e con il portale ad arco leggermente acuto e sul lato
settentrionale sono aperte due absidi semicircolari.
L'interno, a impostazione longitudinale, è costituito da un unica navata scandita in tre campate da due archi a tutto sesto che termina
in un presbiterio quadrangolare con volta a crociera, affiancato dal corpo del campanile.
La Chiesa della Santissima Trinità è decorata con affreschi attribuiti ad un pittore sconosciuto a cui si fa riferimenti come il
“Maestro di Solarolo” operante nelle varie chiese della zona tra metà del XV e i primi del XVI secolo.
Alle pareti della cappella di sinistra, sono rappresentate alcune scene della vita di Cristo, mentre nella calotta è raffigurato il
Giudizio Universale.
Purtroppo la figura del Cristo al centro è andata distrutta, ma restano ben visibili le anime buone vestite e le anime dei dannati,
nude.
Incorniciato da strutture architettoniche classicheggianti, da ricordare, infine, l’affresco della Natività, dove lo spazio è
delimitato a fare da sfondo ai personaggi con i tratti del viso marcati e quasi realistici.
Nel XVIII secolo in occasione costruzione della nuova Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta a Solarolo, la SS. Trinità rischiò di
essere demolita per utilizzarne le pietre ed altro materiale per il nuovo edificio. La chiesa, piuttosto complessa per evidenti stratificazioni e interventi conservativi, rimase abbandonata per circa una secolo fino
alla costruzione del nuovo cimitero di cui è diventata la cappella.
Tag: Guida alle chiese di Manerba sul lago di Garda, Kirchen Gardasee, Churches Garda lake |
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