Sulla costa Sud del lago di Garda, all'estremità della
penisola di Sirmione, in una splendida posizione panoramica si trovano i resti
della villa romana nota da secoli con il nome di "Grotte di Catullo".
Si può arrivare alle Grotte di Catullo e alla Villa soltanto a piedi
passeggiando per il centro di Sirmione seguendo le indicazioni, oppure
nei mesi estivi con il suggestivo trenino elettrico.
La camminata è lunga
circa 1 km.
Il paese di Sirmione era è noto nel mondo antico per essere stata una stazione di sosta
(Sirmio Mansio) lungo l'importante via di
comunicazione che univa Brescia a Verona.
Nel Rinascimento il nome di "grotte" o "caverne" fu usato per indicare
antiche strutture diroccate, ricoperte di vegetazione, entro le
quali si penetrava come in cavità naturali.
La tradizione, che risale al 1500, identifica questo complesso, che è l'esempio più grandioso di edificio privato di carattere signorile
di tutta l'Italia settentrionale, come la villa di famiglia di Catullo, il poeta latino morto nel 54 a.C.
Gli scavi archeologici realizzati sotto la Villa Romana attribuita alla famiglia di Catullo, hanno portato alla luce strutture del I
secolo avanti Cristo.
La Villa Romana di Sirmione venne edificata agli inizi del I secolo dopo Cristo e, anche se non si conosce il
periodo e il motivo del declino della
villa, il ritrovamento di tombe, sia all'interno che all'esterno dell'edificio, risalenti al IV e al V secolo indica che in quel
periodola struttura era già stata abbandonata e trasformata in una cava di estrazione delle antiche pietre da utilizzare come
materiali da costruzione.
I resti della villa romana vennero riscoperti e descritti da cronisti e viaggiatori del XVI e XVII secolo, ma i primi studi sulle
rovine furono effettuati solo nel 1801 da un generale di Napoleone durante la Campagna d'Italia.
Nel 1856 viene pubblicato dal veronese Girolamo Orti Manara una relazione contenente gli studi e le osservazioni eseguite durante gli
scavi, correlandola con una planimetria.
La Soprintendenza delle Belle Arti ha iniziato nel 1939-40 gli scavi ed i restauri acquistando in seguito tutta
l'area, per tutelare il complesso archeologico ed il suo prezioso ambiente naturale.
La villa, che aveva una pianta di forma rettangolare (m. 167 x 105), con due avancorpi sui lati corti, copre un'area complessiva di
oltre due ettari (20.000 mq).
Per superare l'inclinazione del banco roccioso su cui furono appoggiate le fondamenta, vennero creati grandi vani utilizzati
probabilmente come locali di servizio della villa, mentre in altre zone la roccia venne tagliata per creare spazi pianeggianti.
I resti, attualmente visibili, si trovano così su tre livelli diversi: del settore settentrionale sono rimaste parti della grandiosa
costruzione, mentre nulla è rimasto della zona abitativa, crollata fin dal III secolo d.C.
Intorno al grande giardino - peristilio, ora rappresentato da un grande prato verde,
si estendeva il piano nobile, adibito ad abitazione, che purtroppo è il più danneggiato.
Si distinguono lunghi corridoi terrazzati che correvano sui lati est ed ovest che venivano probabilmente utilizzati come
passeggiate-belvedere, visto i meravigliosi scorci di lago che da qui si possono godere.
L'ingresso principale si trovava sul lato meridionale ed immetteva al 3° livello, altri due ingressi a nord e a ovest servivano
rispettivamente il 1° e il 2° livello.
Immagini delle Grotte
Il parco archeologico conosciuto con il nome di "Grotte di Catullo" è fra i più suggestivi d'Italia.
I ruderi si estendono su un'altura alla estremità della penisola, in una festosa cornice di colori dominata dall'argento degli ulivi e
dall'azzurro del lago.
La natura, rimasta pressoché intatta nei secoli, ha creato un ambiente indimenticabile per qualsiasi visitatore.
Tuttavia i 1500 alberi di ulivo censiti nel Parco e lasciati per anni a sé stessi, sono in "cura" ai giardinieri
specializzati per essere "ringiovaniti" con sapienti potature che già gli antichi romani sapevano fare.
Prima di iniziare la visita della zona archeologica è consigliata una visitare l
'Antiquarium,
che si trova a destra dell'ingresso.
Il Museo espone, oltre alla pianta generale della villa, testimonianze fotografiche degli scavi, dei restauri e reperti particolarmente
interessanti come mosaici pavimentali, oggetti in bronzo e ceramica, frammenti di stucchi e affreschi ed una scultura raffigurante la
testa di uno dei Dioscuri.
L'illuminazione del museo utilizza sapientemente la luce solare che da all'atmosfera ed agli oggetti esposti una colorazione dorata e
misteriosa.
Da martedì 30 giugno 2020 si possono visitare le grotte di Catullo a Sirmione nei giorni feriali dalle 8.30 alle 19.30, con ultimo ingresso alle 18.50.
Per assicurare una visita in
sicurezza c'è la prenotazione obbligatoria.
Orari e le modalità di visita per i prossimi mesi:
- Area archeologica delle Grotte di Catullo e Museo archeologico di Sirmione:
Domenica dalle 14:00 alle 19:20, ultimo ingresso alle 18:40, dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 18:50
Chiuso il lunedì
- Castello Scaligero: Domenica,
martedì e mercoledì, dalle 8:15 alle 13:45, Giovedì dalle 13:45 alle 19:15, Venerdì e sabato, dalle 8:15 alle 19:15
Chiuso il lunedì
Poiché l'ingresso alle Grotte dista più di un kilometro dal parcheggio che si trova davanti al
Castello Scaligero, un trenino che parte dalle
Terme
(a metà percorso) porta nel piazzale davanti alle Grotte.
Tag: Guida e foto di Villa Grotte Catullo a Sirmione. Tourist guide about Villa Catullo, visitor information, images, informationen touristen |
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