Il tracciato della Bassa Via del Garda, dedicato a Roberto Montagnoli, grande
estimatore e promotore di queste zone, è stato pensato per far conoscere ed apprezzare la straordinaria alternanza
di paesaggi e situazioni ambientali che permettono di camminare tra agavi,
palme e ulivi o tra faggi secolari, genziane e crochi, a solo poche ore di cammino gli uni dagli altri, parte da Salò e
arriva a Limone del Garda.
Sarà possibile essere avvolti dal profumo di gelsomino in estate o da quello dei ciclamini in autunno;
attraversare colline merlate da cipressi o inerpicarsi tra rocce, forre e strapiombi da brivido in ogni stagione.
Percorrendo antiche mulattiere con il selciato scavato durante i secoli da carri e slitte trainati da animali,
sostando vicino alle severe muraglie delle limonaie, visitando tranquilli paesini ed eremi solitari, potrà avvenire la magia di
fare un salto all'indietro nel tempo.
Il sentiero della Bassa via del Garda che si snoda su stradine e sentieri a quote tra i 100 e
i 900 metri, è da percorrere in più giorni attraversando i vari comuni che dividono
Salò da Limone.
Il sentiero 267 termina proprio nel territorio di Limone sul Garda
La conca di Dalco fino agli anni Cinquanta era una località rurale adibita all'alpeggio.
Per raggiungerla bisogna raggiungere in macchina la nota località Milanesa sopra Limone, all'imbocco
della valle del Singol, dove ci sono possibilità di parcheggio.
Superato il ponticello sul torrente S.Giovanni si
cammina sulla mulattiera che risale la valle e presto si incontrano le prime
tabelle segnaletiche con l'indicazione per Dalco segnavia numero 101.
Proseguendo in salita sulla mulattiera si lasciando sulla sinistra una "
calchera" un tempo usata per la produzione della calce e poi una fontana con acqua potabile.
Dopo aver raggiunto un bivio con segnalazioni per i vari percorsi, si lascia la mulattiera punta
al fondo della valle per imboccare sulla sinistra, il "Sentiero degli alpini" con segnavia numero 102
che inizialmente sale attraverso una vecchia piantagione di pini neri, fiancheggiando la sassosa valle Scaglione.
Il sentiero continua a salire offrendo belle panoramiche sulla valle del Singol e
sul monte Carone e, dopo una serie di curve scavate nel fianco della montagna si supera un piccolo passo
boscoso che immette nell'ampia e verde conca di Dalco.
Abbandonato il sentiero 102, che devia a destra verso il Corno della Vecchia e il passo Nota
, si prosegue in lieve discesa seguendo il segnavia 110 (per Dega e Tremosine), direzione da
mantenere anche alla successiva biforcazione.
Da questo punto in breve si raggiungono la cascina e i ruderi abbandonati della chiesetta di Dalco, seguendo il
segnavia 112 si attraversa la conca e si risale dalla parte del bosco.
La risalita, breve e non faticosa, porta a un bivio e da questo, seguendo sempre
il 112 in lieve discesa verso destra, si arriva ad un avallamento alla cui sinistra si innalza il
monte Preals (metri 884).
Da qui parte la discesa del ritorno a Limone che si presenta molto ripida, ma
offre uno straordinario colpo d'occhio sul Garda e sui tetti di Limone.
Si perde quota velocemente, toccando imperdibili poggi panoramici e zigzagando sul pendio del
monte, si giunge alla conduttura dell'acqua che ci accompagnerà alla stradina
che prosegue verso sinistra in direzione della parte alta del paese.
Attraversato il torrente San Giovanni, si sale al parcheggio della Milanesa
Tempo previsto 4/5 ore (giro completo)
Questa è una vera e propria escursione eseguibile durante tutto l'anno, che si svolge su sentieri o su
tracce, generalmente segnate ma che richiedono un minimo di esperienza e di allenamento.
La partenza avviene come nella passeggiata precedente dalla Milanesa, alla tabella della segnaletica
di prende ancora il segnavia 101 che nel primo tratto offre sorgenti d’acqua e, disseminate in ogni
valletta, le calchére, le caratteristiche costruzioni usate un tempo per l’estrazione della calce.
Abbandonato il torrente, la strada si fa più ripida e, dopo i tre tornanti del Murél, offre
qualche minuto di riposo per ammirare il bel panorama sulla valle, chiusa dai versanti settentrionali dei monti
Preàls, Corna Vecchia e Traversole.
Dopo circa un'ora di cammino si arriva ad un bivio con l’indicazione per "Baita
Bonaventura Segala".
Il sentiero continua in salita fin sotto la cima della Mughéra (m. 1.161),
dove dopo 50 minuti di salita dal poggio si mostrerà un panorama straordinario: il borgo e l’
oliveto di Limone, le balze di Tremosine, il lago fino a
Punta San Vigilio e Sirmione, le colline moreniche della Valtenesi
e, nelle giornate più terse persino gli Appennini.
Raggiunta la mulattiera n. 422 del CAI-SAT, si tiene la sinistra, tra i ruderi delle postazioni
militari della Grande Guerra, e si giunge a bocca Guìl (m. 1.210; 20 min.), dove
si incrocia il segnavia 421 che sale da Leano e prosegue per la
località Fortini, dove è ubicata la baita "Segala" (m. 1.215; min. 40).
Vicino alla baita è disponibile un bivacco per quattro persone con delle bevande. (1)
Per tornare a Limone da qui ci vorranno circa 2 ore ed è consigliato il sentiero 104
che parte proprio dalla baita e, sempre in discesa, va a congiungersi con il 118, il
103 e il 101 lungo la valle del Sìngol percorsa in salita.
Dislivello totale (andata/ritorno): 2.300 m.
Tempo di percorrenza del sentiero: ore 6
A nord ovest del centro storico, addossata alle rocce della Mughéra, la limonaia
del Castèl che oggi è solo una parte della grande struttura produttiva che, un tempo, dalla valle
della Mura, da via delle Pozze e da via Castello giungeva alla valletta della Màndola.
Il giardino, che ha una superficie di mq 1.633, è diviso perpendicolarmente in due parti dal
cùen dela Marchesàna, su cui è costruito il casèl (casale, magazzino) principale,
a più piani: nella parte meridionale, si estende per un tratto su un’unica còla
(aiuola, striscia di terreno coltivato), per un altro tratto su tre còle.
Nella parte a settentrione si estende addirittura su quattro còle,
che confinano verso nord con il Valèt del Castèl, su cui è costruito un altro piccolo casèl.
La limonaia del Castèl è aperta al pubblico da aprile ad ottobre tutti i giorni, dalle ore 10 alle 22
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